Settimana 52. Di raccomandazioni
Così termina questo esperimento. Finisce il mio personalissimo esercizio per capire quanto la musica accompagni e amplifichi ciò che viviamo. Credo di aver sempre saputo, in qualche maniera, di suonare in tanti modi differenti, ma questo diario è la prova che posso essere più musicale di quel che penso.
Oggi si conclude la nostra chiacchierata, un dialogo durato 52 settimane: ognuna ha avuto il suo tono, una melodia precisa, dedicata. Senza dubbio quella che vi ho raccontato è la mia vita. Se le pagine web avessero un’anima, qua dentro ci sarebbe la mia, seduta felice a bersi un tè.
Con l’ora dei saluti, giunge anche il momento delle raccomandazioni. Non posso lasciarvi così, senza assicurarmi che avrete cura di voi.
Quindi, state alla larga dalle maglie che pizzicano e dalle persone aride, quelle per cui “niente vale la pena”. Fidatevi, c’è sempre qualcosa da conquistare, per la quale lottare e provare ad essere migliori.
Controllate il vostro colesterolo e, quando si tratta di amore, ricordate di non pensare troppo. Ve lo dice una che deve riflettere pure per mandare un sms… Non vale la pena perdere tempo ad arrovellarsi. L’amore è molto più semplice di quello che crediamo. Perciò, cercate di essere voi stessi, stampatevi in faccia il migliore sorriso al mondo e tutto andrà bene.
Mi raccomando, se attorno avete persone che non si sono fatte spaventare dall’abisso che ogni tanto si apre nel vostro cuore, cercate di lavorare affinchè si sentano importanti e desiderate. Un buon amico può impedire un avventato shopping compulsivo e salvarvi dai giorni più cupi, ma richiede di essere maneggiato con moltissimo riguardo. Ditegli parole carine e siate leali, litigi e incomprensioni passeranno.
Viaggiate e concedetevi di essere distratti dal mondo.
Non lamentatevi e leggete molto. Siate il vostro più fido alleato.
Cercate di essere onesti con voi stessi e con gli altri. Non c’è niente di peggio di chi mente per abitudine, senza neppure farci caso. Non datevi per vinti al primo rifiuto e non mollate la presa, anche se c’è chi scommette sul momento esatto della vostra caduta. Tutte le persone che conosco sono molto più forti di quel che pensano. Immagino, valga anche per voi…
Affermate le vostre idee. Se una cosa vi pare importante ditelo e comunicatelo a chi vi circonda. Fatelo sempre con rispetto e ciò che pensate sarà compreso. Quando siete scontenti, prendete in mano quel che non va e trovate il modo, prima, di risolvere la situazione e, poi, di dare vita a qualcosa che vi appartenga. Niente deve essere più “vostro” della vita che state vivendo.
Le cose a cui dedicare impegno sono molte, ma voi concentratevi su due. La capacità di ascolto va esercitata ed educata. Non diventate sordi alla voce degli altri e, quando sarete voi a parlare, qualcuno vi udirà.
In secondo luogo, cercate di avere coscienza del vostro corpo. Siate clementi con lui, soprattutto quando il passare del tempo comincerà a cambiarvi. Non è il caso di essere stizziti con se stessi.
Per il resto, cercate di essere felici. Non felici in senso astratto, ma nel vostro personalissimo modo. E se incontrerete persone con cui condividere questa felicità, chiedete loro se desiderano fare un pezzo di strada insieme.
Mi sembra tutto, non voglio dilungarmi. Dopo 40 righe le raccomandazioni non sono più educate, ma pallose da morire.
Sì, mi sembra tutto. Vi lascio.
Vado in contro alle prossime settimane della mia vita…