Settimana 26. Delle dimenticanze

Elisa Rocchi

Appassionata lettrice, convinta sostenitrice del potere salvifico delle storie e delle parole, scrive per diletto e per professione. Ascolta musica senza troppe convinzioni di genere. Non ha orecchio, non ha senso del ritmo ma gusti precisi, sentimenti e ispirazioni. Lavora con bambini, ragazzi e libri, si occupa di un milione di cose e alla domanda “chi è?” prova sempre un po’ di imbarazzo perché non sa bene come rispondere se non facendo sedere il suo interlocutore e raccontandogli le impossibili peripezie di una trentenne che vive “a progetto”… (www.stormteacup.altervista.org)

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1 Risposta

  1. Paolo Miserocchi ha detto:

    Ricordarsi di dimenticare, mentre la memoria affiora e indurisce il massetto su cui piantiamo i piedi, mani sui fianchi, naso aperto a buttar dentro aria.
    – Nonna con l\\’ictus, successe anche alla mia un inverno negli \\’80 mentre disinnevavo l\\’auto di mia mamma in strada…
    – Ti voglio bene mancati o detti in eccesso nella speranza di non perdere chi si ama…

    E, comunque, nessuno mi toglie dalla testa che sarebbero ore spese più che bene a ciarlare con queste fette di avventure fra i denti, lapparsi i granelli dolci e sorseggiare da una tazza i retrogusti amari.