Corde Alabastro by Aquila
Le chitarre, quelle vecchie, hanno una personalità e una loro propria voce. Prendete Katy, la Gipsy Guitar decorata da Cabì, è molto vecchia, ha mille avventure da raccontare, i suoi legni sono stagionatissimi e non ha tempo da perdere. Qualunque cosa gli tiri sopra suona sempre più o meno allo stesso modo. Katy usa le vibrazioni delle corde per tirare fuori la propria voce. E’ quasi inutile regalarle delle corde di pregio, io quindi le monto su quelle vecchie, tolte a Rosalinda, e Katy, imperturbabile, riesce ancora a tirarne fuori un suono magnifico.
Le chitarre nuove hanno qualche problema. A meno non compriate una Ramirez o una Taylor, che hanno legni già ben selezionati e stagionati, la vostra nuova chitarra non ha ancora una voce sua. Quello che fa è catturare le vibrazioni delle corde e amplificarle. Per una chitarra nuova le corde hanno una importanza cruciale….
Rosalinda è una chitarra giovane, beata lei, ha un suono molto grande e la tavola vibra come una pazza da quando l’ho comprata ho cominciato a cercarle delle corde adatte, dal momento che non mi va di aspettare una ventina d’anni per ascoltare la sua vera voce…
Ho provato marche importanti e serie differenti, con tensioni, dichiarate, di ogni tipo. Ho speso un bel po’ di soldini e…
“Io ho visto cose che voi esseri umani non potete neppure immaginare”
Ho visto mute perdere ogni brillantezza nello stesso istante in cui l’accordatura si stabilizzava. Ho visto cantini “flebili” con bassi roboanti, ho visto bassi vibrare in modo disordinato e avvolgimenti sfilacciarsi dopo tre giorni. Ne ho viste di tutti i colori… in generale il suono che usciva dalla mia chitarra era troppo, ma veramente troppo, sbilanciato verso i bassi, anche nelle mute che, appena montate, avevano una risposta abbastanza soddisfacente, gli acuti perdevano la presenza in pochi giorni. Insomma, corde abitualmente montate su chitarre di gran pregio davano, alla mia, una voce orribile.
Constatata l’inutilità di usare corde molto rinomate, per non buttare ulteriori soldi dalla finestra ho deciso di montare le corde più economiche che ho trovato. Le Martin. Già usavo le Martin, con estrema soddisfazione, sulle chitarre acustiche, ma per chitarra classica non le avevo ancora provate. Meraviglia! il suono era ben bilanciato e rimaneva inalterato per qualche mese!!! la mia ricerca era finita, finalmente Rosalinda aveva una voce apprezzabile.
In una delle tante e mail che ci siamo scambiati Daniela, del Mercatino dell’Ukulele, mi ha invitato a provare le corde Aquila, in particolare le Alabastro. Sapete, Daniela lavora anche per Aquila Corde Armoniche e il suo consiglio era spudoratamente di parte, quindi non l’ho seguito, naturalmente. Poichè in effetti era tempo di cambiare le corde, con un gran colpo di genio ho acquistato una muta “importante” di una casa molto famosa. Le corde tanto “importanti” erano praticamente “morte” e, per la cronaca, si trattava proprio di quelle i cui avvolgimenti dei bassi si sono sfilacciati dopo tre giorni! così, nell’emergenza, mi sono ricordato di Daniela e mi sono comprato una muta di corde Alabastro by Aquila, tensione normale.
Appena aperta la confezione e toccate le corde sono rimasto abbastanza sorpreso, non per il colore bianco latte di cui ero già a conoscenza, ma per l’aspetto e la consistenza delle corde stesse. Le corde Aquila quando non sono in vero budello sono in Nylgut®, che è un materiale scoperto e usato in esclusiva da Aquila Corde Armoniche. Nylgut® è una combinazione delle parole Nylon e Gut che potremmo, casarecciamente, tradurre con Nylonello o Budellylon o meglio ancora Budello di Nylon. Lo scopo del Nylgut® è, in definitiva, riprodurre le caratteristiche sonore del budello e forse anche quelle fisiche. Dico questo perchè le corde, una volta nelle mie mani, si sono rivelate molto meno rigide di ogni altra da me toccata e, nonostante la cilindricità di queste corde sia assoluta il tocco di quelle scoperte è, se posso usare il termine, setoso.
Io di questioni tecniche non ne so molto, quindi se volete farvi un po’ di cultura sulle corde per strumenti musicali fatevi un bel viaggetto nel sito di Aquila (http://www.aquilacorde.com/), troverete una massa impressionante di informazioni, Questa piccola, ma agguerrita azienda, oltre a fabbricare e vendere corde per qualunque tipo di strumento, svolge anche una importante opera di ricerca che, a leggerne, si rimane meravigliati. Me lo sono letto tutto il sito di Aquila e, credetemi sulla parola, dovreste farlo anche voi.
Ma torniamo alla mia, di chitarra…
Come ho detto la consistenza di queste corde era sicuramente differente da tutte quelle da me provate, questo si è tradotto in una eccellente lavorabilità in fase di montaggio. Chi suona la chitarra classica sa cosa intendo: ho impiegato la metà del tempo che solitamente mi serve per cambiare un set!! e non è tutto, al ponte sono riuscito a montar le corde con “nodo semplice” fino al SI, ho dato un avvolgimento in più al MI cantino solo per sicurezza, ma sono sicuro che avrei potuto fare un nodo semplice anche lì. Alla paletta è stata una esperienza quasi mistica, nessun nodo di sicurezza, nessuno slittamento, niente di niente, tutto liscio! ho infilato le corde nel forellino del cilindro, girato la chiavetta e le corde sono andate in tensione…mica male come inizio….
Voi lo sapete, io non strappo le corde, in fase di accordatura, è un gesto violento, traumatico, e secondo me non fa risparmiare tempo, mi limito a strimpellare riaccordando in continuazione finchè l’accordatura tiene, di solito in cinque minuti è già abbastanza stabile, poi naturalmente ci vogliono un paio di giorni perchè si stabilizzi definitivamente. I bassi in filamenti multipli di Nylgut® si sono stabilizzati quasi subito gli acuti ci hanno impiegato un po’ di più ma, dopo mezz’ora dall’apertura della busta ero già in grado di suonare due o tre brani senza ritoccare l’accordatura…
Il suono…
Come descriverlo? una chitarra dovrebbe suonare così…qualche giorno fa sono andato in un grande store e ho provato molte chitarre bellissime e costosissime, nessuna, ma proprio nessuna suonava come Rosalinda+Alabastro by Aquila. Ed era solo una questione di corde, capite? perchè quelle chitarre erano meravigliose e di molto superiori alla mia…
Il bilanciamento tra bassi e acuti era perfetto. I bassi cantabili e sensibili al tocco, l’oscillazione perfetta. E gli acuti, finalmente, brillanti e con un “non so che” che li rendeva “presenti” quasi stessi suonando una chitarra acustica, invece che classica. Perfetti per il blues, alla faccia della musica classica e rinascimentale. La consistenza degli acuti mi ha permesso addirittura di far meno errori nell’esecuzione dei brani e questo mi ha fatto sospettare che forse alcune delle scempiaggini che commettevo sulla chitarra erano non del tutto imputabili alle mie mani di pietra e che le corde usate finora avessero qualche responsabilità.
In ogni caso suonare delle corde a vuoto non è come suonare dei brani, e suonando dei brani a volte si possono avere spiacevoli sorprese…io ho due canzoni che mi sono utili nel provare le corde, la prima è St. James Infirmary. Oltre a essere una bellissima canzone la versione di St. James Infirmary che suono contiene una bella serie di bending che la rendono molto difficile da suonare su una chitarra classica. Il controllo del bending con le corde di nylon, si sa, è approssimativo e bisogna ricorrere a qualche artificio. Per meglio spiegarlo citerò Joe Cocker che, quando una canzone contiene note troppo acute per lui, non abbassa la tonalità ma arriva a un passo dalla nota che gli è impossibile e poi lascia un bellissimo vuoto nel quale l’ascoltatore riesce a sentire quella nota, anche se non è prodotta. Facendo bending con la chitarra classica si deve fare qualcosa di simile: iniziarlo sapendo che il nylon non permetterà di raggiungere perfettamente la nota che si cerca, e fermarsi quando l’orecchio già è pronto per quella nota. Magari sto scrivendo sciocchezze, comunque St. James Infirmary contiene tantissimi bending e suonarlo con le corde di nylon è una vera sfida. Le corde in Nylgut® mi hanno sorpreso per la risposta immediata al bending, sicuramente non si arriva alla precisione delle corde in metallo e nemmeno alle note che con queste si può raggiungere, ma ci siamo abbastanza vicini.
Il secondo è un semplice brano blues che comincia con 5 battute:
10 10 10 10 | 10 10 10 10 | 10 10 10 10 | 10 10 10 10 | 10 10 10 10 |
12 12 12 12 | 12 12 12 12 | 12 12 12 12 | 12 12 12 12 | 12 12 12 12 |
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Queste battute devono essere suonate con “decisione” e il MI basso deve sottolineare il tempo non con invadenza. Questo brano mi veniva bene solo suonandolo su Katy, su Rosalinda il basso, spesso maleoscillante, copriva inevitabilmente i timidi acuti. Ebbene con le nuove corde Aquila mi viene bene anche con Rosalinda anzi, mi permette di dare diverse interpretazioni in base alla forza che decido di imprimere al MI basso che non va mai fuori controllo.
Lo so, vi aspettavate una di quelle recensioni che tanto vi piacciono sulle riviste specializzate, piene di dati tecnici e scritte da persone realmente competenti, per leggerle dovrete comprare una rivista specializzata, scritta da persone competenti. Io sono così superficiale da fermarmi all’apparenza: il suono magnifico, il tocco eccellente. D’altra parte sono un bluesman mica un genio trasversale di quelli che ti appaiono in TV ogni 20 secondi…
La muta Alabastro, da me provata, non è la sola, per chitarra, prodotta da Aquila, v’è n’è un’altra chiamata Perla che ai bassi in Nylgut® associa gli acuti in nylon “crystal” e un’altra, l’Alchemia, tutta in Nylgut®, ma con i bassi studiati per una resa ancora migliore (e mi viene già voglia di sentirli). A questi si associa una muta con i bassi in seta e gli acuti in budello chiamata, naturalmente Gut & Silk e infine quella che più mi intriga, la Ambra che come tensione, diametri e tante altre cose che capisco solo parzialmente riproduce, usando il Nylgut® , le caratteristiche sonore delle corde storiche in budello e seta.
Vogliamo concludere questo articolo con un ciliegina da mettere sulla torta? nonostante la loro esagerata qualità le corde Aquila hanno un prezzo di vendita in linea con le corde di altre marche anzi, alcune mute da me provate le ho pagate anche di più…quindi al prossimo cambio perchè non fate come ho fatto io? date una opportunità alle corde Aquila, magari avrete una bella sorpresa!