Magical Mistery Tour – Il Film
In un momento di celebrazioni beatlesiane e di interventi spesso fuori luogo da parte di chiunque, finalmente è stato stampato su DVD (e BlueRay) il Magical Mistery Tour.
Per tutti gli “stranieri nel mondo” è bene comunicare che si tratta di un film per la televisione trasmesso dalla BBC il 26 dicembre 1967 (stesso anno della Summer Of Love, per capirci) la cui produzione e regia fu curata dagli stessi Beatles e che fu stroncato da critica e pubblico con aggettivi che chi li ascoltava a volte neppure sapeva cosa significassero. Forse furono coniati nuovi aggettivi per meglio stroncare il Magical Mistery Tour. I quattro registi si lamentarono del fatto che ne fu mandata in onda una versione in bianco e nero e di come questa discutibilissima scelta avesse tagliato fuori una componente molto importante del film, i colori. Appunto.
Adesso lo abbiamo qui, il Tour, a colori, pronto per essere visto nella sua interezza e giudicato con imparziale superiorità dal vostro amichevole Manodipietra di quartiere, anche se dobbiamo purtroppo constatare che i colori non sono proprio quelli veri, dal momento che il negativo originale venne avventatamente distrutto e le copie del film in circolazione sono tratte da pellicole positive e piuttosto usurate.
Se io non fossi un fan dei Beatles il mio verdetto sarebbe sicuramente negativo, però si dà il caso che io sia un fan dei Beatles e di conseguenza tutto diventa un poco più complicato. Negli anni la critica, senza avere nemmeno la decenza di giustificarsi, ha cambiato opinione su un mare di cose, su Totò per esempio che una volta era considerato semplicemente un comico da avanspettacolo e che poi è stato sistemato tra i geni di discendenza divina, sulla commedia trash italiana degli anni ’70 forse perchè quella contemporanea è talmente scadente da rivalutare artisticamente le simpatiche piroette seminude di attrici e caratteristi che la interpretavano allora. E’ cambiato di conseguenza anche il giudizio sul Magical Mistery Tour che ora è spesso descritto come appartenente alla corrente cinema-verité e presentato durante conferenze, dimostrazioni, seminari, lezioni di antropologia visuale e, perchè è così dannatamente difficile imparare dai propri errori, sbagliando di nuovo, oppure semplicemente esagerando. La critica è così, cari i miei 7 lettori, incapace di capire se stessa e quindi incapace di capire tutto il resto. Fortunatamente io, come ben vedete, non sono capace di scriver critiche quindi, almeno da questo punto di vista, siamo a posto. Magical Mistery Tour è semplicemente un film girato da quattro miliardari che, pur non sapendo nulla di cinema, potevano permettersi di farlo soltanto perchè ne avevano voglia e il risultato finale è piuttosto scadente. Non esiste una vera trama e questa carenza nella scrittura non è compensata da un arte cinematografica superiore, si tratta semplicemente di una serie di siparietti che si alternano slegati tra loro e girati in modo dilettantesco al punto che il montaggio risultò, ai tempi, piuttosto difficile per la totale mancanza di tutti quegli accorgimenti di cui un montatore ha bisogno per poter tagliare la pellicola e sincronizzare l’audio. Un pasticcio è forse la parola migliore per descrivere il risultato e Jean Rouch mi perdonerà se esito a inserire Magical Mistery Tour tra i titoli che il cinema-verité annovera nel suo pedigree. L’idea base forse prendeva qualcosa in prestito da A Hard Day’s Night, sostituendo la fuga con un autobus in viaggio senza una vera direzione, ma senza il talento di Richard Lester alle spalle, il progetto si è rivelato troppo difficile da realizzare coerentemente, per i Fab Four.
Però qui stiamo parlando dei Beatles e, quando si parla dei Beatles, non tutto è così scontato. In primo luogo c’è la musica che, e come potrebbe essere altrimenti? è straordinaria, questi sono i brani che compongono la colonna sonora del film:
- Magical Mystery Tour
- The Fool on the Hill
- Flying
- I Am the Walrus
- Blue Jay Way
- Your Mother Should Know
- Hello Goodbye
- All My Loving (orchestrale)
- She Loves You (strumentale)
A queste si deve aggiungere Death Cab for Cutie della Bonzo Dog Doo-Dah Band. Il segmento contenente I Am the Walrus è probabilmente il più conosciuto del film ed è davvero una pietra miliare nella storia dei viideoclip, se non del cinema. L’ambientazione, i costumi, i gesti, tutto è bello. E poi la canzone è immortale, lo sapete meglio di me miei cari 7 lettori, non vi debbo certo raccontare la sua storia e di come John Lennon la scrisse dopo avere sentito una sirena ululare per la strada. E’ una canzone psichedelica nella sua essenza, prima che nella forma, con le sue associazioni di idee e quella pulsazione “inferiore” che anticipa in qualche modo la violenza di Helter Skelter e la nascita di un nuovo genere musicale del quale, se con la testa siete più di qua che di là, non avete sicuramente bisogno che io vi ripeta il nome. Ci importa davvero di sapere chi era realmente il tricheco o chi erano gli altri animali mentre ascoltiamo questo capolavoro accompagnato da immagini divertenti e colorate?
E poi c’è Blue Jay Way che oltre a essere una meravigliosa canzone “californiana” di George Harrison, ma piena di influenze indiane, è una sequenza del film in qualche modo ammirevole nel tentativo di ricreare l’angoscia dell’attesa e la nebbia.
L’album pubblicato in contemporanea con il film conteneva, oltre alle prime sette delle canzoni citate sopra, anche
- Strawberry Fields Forever
- Penny Lane
- Baby You’re a Rich Man
- All You Need Is Love
e fu un successo memorabile. Una curiosità: la tromba di Baby You’re a Rich Man era suonata da Brian Jones dei Rolling Stones.
Insomma, io non conosco l’ottica con la quale vedete tutto questo e come vi approcciate alla storia dei Beatles, alle loro opere, alla loro leggenda. Io sono un fan e non m’importa molto se Magical Mistery Tour è un lavoro fatto da filmaker improvvisati, ci sono le canzoni, ci sono un sacco di personaggi ricorrenti nella bibliografia dei Fab Four o citati in mille interviste e documentari, c’è Magic Alex, Victor Spinetti, Mal Evans, Neil Aspinall. C’è la musica dei Beatles e ci sono loro, John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr. Che altro serve? Chi ha bisogno dei critici? Viva il Magical Mistery Tour!!!!