Lil McClintock e gli Spettacoli Medicina
Le radici del blues sono molteplici. Questo genere musicale si è evoluto partendo dai canti dei lavoranti neri impiegati nella costruzione delle ferrovie, dai tagliatori di canna da zucchero, dai raccoglitori di cotone, dalle bande di strada, dai lavoratori delle cave o delle miniere, e nei sistemi carcerari del Sud e del Sud-Ovest degli Stati Uniti.
Gli spettacoli dei “minstrel” e gli spettacoli medicina furono i primi veri concerti di musica blues. Questi spettacoli erano itineranti. Di questi due, gli spettacoli medicina in particolare, erano generalmente eseguiti su carri trainati da cavalli o in tende. Itineranti nel senso che vagavano da una comunità all’altra e da campo a campo, vendendo medicine brevettate e ‘garantite’ sulla loro efficacia – e di solito era vero, almeno a breve termine, in quanto contenevano una notevole quantità di alcol, cocaina, eroina o oppio, che offuscavano i sintomi della malattia. Per attirare i clienti, gli spettacoli assumevano artisti di quasi ogni tipo ma sempre tra musicisti e cantanti, e molto spesso incorporavano sia artisti bianchi che neri, con uno o entrambi con la faccia truccata di nero.
Si potevano ascoltare una selezione eterogenea di musica country blues, Hokum, Jug band song e il blues jazz, variamente interpretata da individui e da gruppi grandi e piccoli.
McClintock era di Clinton, Carolina del Sud, vicino ai luoghi di nascita sia del Rev. Gary Davis che di ‘The Bluesman Carolina’ Pink Anderson.
Ken Romanowski, nelle sue note al disco Document Records del 1993 “Georgia Blues & Gospel (1927-1931) [DOCD-5160]” suggerisce che il nome ‘Lil’ sia probabilmente una versione abbreviata di ‘Little’. Tuttavia, è molto probabile che il nomignolo abbia il senso opposto e che McClintock era chiamato ‘Lil’ o perché era alto e magro o perché era un uomo grande e grosso.
Lil McClintock fu uno dei primi, del ventesimo secolo, a cantare un medley di canzoni proprio negli spettacoli medicina che teneva in giro per l’america.
Dei quattro brani che compongono Don’t Think I’m Santa Claus, la canzone del titolo è stata scritta da Irving Jones e Frank Silver. È stata registrata da Bob Roberts nel 1904 per Victor 4110, Matrix B-1768, e di nuovo l’anno successivo, su un cilindro di cera, per Tascott. La versione Tascott può essere ascoltata on line all’indirizzo: http://www.archive.org/details/Tascott-YouMustThinkImSantaClaus1905.
Grazie!
Bellissimo articolo, Talesien!