Jolly Blu
Questo film è uscito nel 1998 e non mi risulta sia mai stato ristampato su DVD quindi, cari i miei 7 lettori, per vedervelo dovete trovare qualche amico che ancora lo possiede in VHS e poi provare a reperire anche un videoregistratore da qualche parte, che quello conservato in cantina, in quella vecchia scatola di cartone, mi sa che non funziona proprio più.
Nel 1998 gli 883 non erano più un duo formato da Mauro Repetto e Max Pezzali, ma una vera band che calcava i palchi di tutta Italia suonando i vecchi successi sì, ma capace anche di presentare nuovi brani che, pur non rinnegando completamente il passato, ostentavano una nuova maturità, presentando arrangiamenti più complessi e un evidente desiderio di andare oltre, di crescita. Intorno al marchio 883 c’era gran fermento, i progetti sbocciavano numerosi e Jolly Blu era uno dei tanti ma che, nonostante le grandi aspettative, non ebbe il successo preventivato, tenendo conto dello sterminato numero di fan sui quali la band contava. Presto fu sistemato in quel grande archivio dove i ricordi riposano placidi, in attesa di svanire nel nulla.
Il tempo, si sa, rivaluta un po’ tutto e recentemente sono stati rivalutati, in ordine sparso, la commedia trash degli anni ’70, l’horror trash sempre degli anni ’70, i polizieschi trash ancora degli anni ’70, i cantanti neomelodici, il progressive, il glam e un sacco di altre cose che se erano state svalutate probabilmente un motivo valido, da qualche parte, doveva pur esserci, motivo che a tutti noi, nonchè alla stragrande maggioranza dei critici, sfugge in modo alquanto caparbio e ostinato, altrimenti non ci sarebbe mica bisogno di andare a ripescare cose che la storia aveva pensato bene di archiviare. Queste rivalutazioni abbracciano comunque stili e prodotti che, pur appartenendo alla medesima branca dell’arte (diciamo così), sono talmente differenti tra loro che vien da pensare più a una operazione nostalgia che a un reale apprezzamento di codeste opere elevate alla nuova dignità postuma. Tutto è stato riesumato, riproposto e riabilitato, nei nostri patetici e confusi giorni, perfino un certo cinema porno. A tutto è stata concessa una nuova dignità meno che a Jolly Blu degli 883 e, francamente, non ne capisco la ragione visto che è un film sì disimpegnato e senza troppe pretese ma allegro e per nulla volgare, costruito un po’ come i musicarelli degli anni ’60, cioè intorno alle canzoni più famose del cantante protagonista ma forte di una ironia e una leggerezza sconosciute al genere e con protagonisti quei ragazzi cantati in mille canzoni di Max Pezzali che ci sembra di conoscere da sempre. Una serie di videoclip legati da un sottile filo narrativo senza alcuna presunzione artistica ma con molta voglia di divertirsi, una voglia che si trasmette, come un contagio, anche allo spettatore che, vivaddio, per una volta non si deve preoccupare troppo di trame e sottotrame, ma può cantare tranquillamente insieme ai tizi che si muovono, a volte anche un po’ maldestramente, sullo schermo.
Tuttavia il film propone anche una particolare chiave di lettura se si fa un confronto tra i protagonisti maschili, decisamente normali, e le protagoniste femminili, tutte dotate di inusitata bellezza, una chiave di lettura onirica che potrebbe coinvolgere i sogni e le aspettative dei giovani di provincia (che magari tanto giovani non sono più) che si scontrano con la loro piccola realtà fatta di fidanzate e amici per la pelle fin dai tempi dell’asilo, di giornate tutte uguali nelle quali Alessia Merz o Natalia Estrada non appaiono mai ma, accidenti, sarebbe bello se lo facessero. Una realtà fatta di tentativi di rompere la quarta parete completamente inutili perchè si tratta di vita vera, mica di film così come nel film, dove si potrebbe farlo e dove ci si va vicino diverse volte, la quarta parete rimane sempre bella solida che se cadesse giù magari se ne andrebbe via anche Sabrina Salerno, il sogno finirebbe e ci si ritroverebbe con i soliti amici d’infanzia a cazzeggiare come sempre al Jolly Blu. Insomma, cari i miei 7 lettori, dissezionando questo film si possono anche avere delle sorprese, o forse no, forse si tratta solo delle canzoni di Max Pezzali, a volte mimate da coprotagonisti, rappresentate in video in modo quasi letterale, però sono grandi canzoni, anche se si tratta solo di musica leggera, cantate da una voce eccellente e tutto sommato di questi tempi non è che ci sia tanta roba migliore in giro.
Se vi capita tra le mani il VHS di Jolly Blu dategli una occhiata, magari riuscirete a trascorrere un ora e mezza scordandovi di tutti i problemi e degli stress della vita quotidiana. Sarà un piccolo miracolo.
Oooooh che nostalgia dei tempi delle medie!! Andai a vedere «Jolly blu» al cinema Ideal – mi ci scortasti tu ma non ricordo se ti fermasti a vedere la proiezione – di cui apprezzai i sottolitoli stile karaoke! Naturalmente domandai anche la videocassetta!
Credo che su youtube ci siano diversi spezzoni!!!