Il blues…
Io suono blues. Io non so niente del blues12.
Molti musicisti, invece, sanno parecchio del blues. E poichè io non ne so nulla non so se quel che dicono è giusto o sbagliato. Parlano di divisione dallo Spiritual, di creatori di stili, di scuole e tutto il resto. Muddy Waters inventò il blues elettrico! che sciocchezza…come se prima ci fosse stato un blues acustico. C’era il blues e basta, che veniva suonato con gli strumenti che c’erano a disposizione. A Chicago bisognava per forza suonare elettrico e Muddy Waters lo fece senza problemi. Non si mise a pensare “mo’ invento il blues elettrico”, tutti i bluesman di Chicago lo suonavano amplificati, e anche lui, altrimenti non avrebbe potuto lavorare. Certo forse le sue incisioni elettriche sono le prime documentate, ma non significa nè che sia stato il primo nè che abbia avuto l’idea una bella mattina di settembre 🙂
E poi Robert Johnson, il primo vero bluesman!!!! Secondo gli esperti il blues fu inventato da una persona nata nel 1911!!! prima negli stati del sud si suonava la rumba 😆
Molti pensano questo, credo, perchè le incisioni di Robert Johnson sono tra le più vecchie incisioni blues esistenti, ma anche nel caso di Robert Jonson questo non vuol dire nulla. Non è nemmeno detto che le sue canzoni siano state scritte davvero da lui…nella musica popolare, fino ai primi anni sessanta, più che l’autore di una canzone contava la versione, Moltissime canzoni molto famose, come Blownin’ in the Wind, usavano tranquillamente melodie preesistenti. Donovan addirittura scrisse una canzone usando la melodia di Mr. Tambourne Man, sicuro che Dylan l’avesse tratta da qualche canzone popolare e quando Dylan gli assicurò che era, invece, originale, Donovan non la cantò più. Invece anche Mr. Tambourine Man usava una melodia preesistente.
Per quanto riguarda Robert Johnson, quindi, siamo solo sicuri che le canzoni da lui incise sono la sua interpretazione. Che siano la sua versione non è detto. Che siano sue canzoni neppure. Tutti crediamo di sì, naturalmente, ma prove non ce n’è e comunque le sue non sono le più vecchie incisioni blues esistenti…
Il blues, cari i miei esperti, è nato in Africa. Gli schiavi costretti a lavorare per i latifondisti bianchi cantavano i ritmi e le melodie della loro terra, con parole di nostalgia e di dolore, ma a volte anche d’amore o di sesso. E poi hanno adattato quei ritmi agli strumenti che han trovato in america, soprattutto chitarre, che probabilmente erano le più facili da reperire.
Tutto qui, questo è il blues. Il treno, il fischio, sono i nuovi ritmi che gli schiavi scoprirono in america e tutto il resto sono contaminazioni. Spiritual e Gospel sono la religione bianca che convertì, con la forza, i neri che la interpretarono così…
Il blues è un’affare della gente afro-americana e noi, poveri bianchi, anche abbronzati c’entriamo poco. Nel nostro sangue ci sono altre musiche e altri ritmi. Quello che tutti i grandi musicisti blues bianchi hano fatto o faranno, e nel nostro piccolo ciò che facciamo voi e io, non è vero blues. È un simulacro del blues oppure, se vogliamo, la nostra interpretazione del blues o ancora, forse, il nostro omaggio al blues.
- O lettore non affezionato, malevolo e forse anche un po’ arteriosclerotico e per questo arrogante e presuntuoso, non è che devi prendere alla lettera queste due frasi, cioè non è detto che io suoni davvero blues, ma probabilmente qualcosa ne so, sicuramente più di te. La letteratura, anche quella di basso livello come la mia, non è uguale a una lista della spesa, a volte per capirla occorre mettere leggermente in movimento il cervello e rendersi conto che ci sono cose come l’astrazione, il paradosso, la satira, l’ossimoro, l’anafora e molte altre cose che non so spiegarti perchè, se hai seguito con attenzione fino a questo punto, hai certamente capito che sono un analfabeta. [↩]
- Se ho scritto una nota come quella di sopra, credimi, un motivo c’è, affezionato lettore, tu sei gentile e intelligente e non puoi neppure immaginare che razza di teste ci siano in giro [↩]