Harley Quinn
Come ben sapete, cari i miei 7 lettori, io sono un orgoglioso marvelliano della prima ora e a testimoniarlo c’è la mia corposa collezione di fumetti sistemata in due librerie tra lo studio e la camera da letto due librerie che, ahimè, non ospitano più i meravigliosi albi dell’Editoriale Corno andati purtroppo perduti per sempre, e non chiedetemi come. Poichè avete sicuramente letto il vecchio articolo che ne parlava sapete anche che il personaggio da me più amato appartiene però alla Distinta Concorrenza e risponde al nome di Catwoman. Come è possibile questa anomalia temporale, questa stridente dissonanza cosmica? Piuttosto semplice da spiegare, in verità: la DC Comics, forse perchè i suoi personaggi sono un po’ meno umani di quelli Marvel, a volte riesce a caratterizzarli in un modo talmente esagerato da renderli clamorosamente adorabili, per esempio alcune storie di Catwoman in versione “grande gattona” sono assolutamente insuperabili e inevitabilmente deliziose. Miao! Così oggi ci tocca approdare a quella che dovrebbe essere la nemesi di Catwoman e che invece non lo è soltanto perchè non ha il tempo e la sanità mentale per capirlo, sì, sto parlando proprio di Harley Quinn (pronunciatelo pure Harlequin) personaggio ideato da Paul Dini e Bruce Timm in un momento sicuramente zeppo di follia, di ispirazione totale ma soprattutto di roba a base di alcool, e non mi sto riferendo a quello denaturato.
La leggenda narra che venne concepita per essere la compagna/alleata del Joker, ma io penso che ci sia già troppa filosofia dietro a queste affermazioni perchè un character del genere, per propria natura, ti sfugge di mano nel momento stesso in cui cominci a immaginarlo: Harley Quinn è una mina vagante nel mondo dei comics che, se solo ha la fortuna di incontrare il disegnatore giusto, può esplodere con effetti assai superiori a quelli di una bomba atomica di budino al pistacchio (lo vedete che do’ i numeri anche io?). Il suo miglior disegnatore, secondo il mio inutile ma illuminato parere è proprio colui che l’ha creata, Bruce Timm, perchè l’ha mantenuta sempre clownesca e chilometri e chilometri molto al di sopra delle righe, mentre altri hanno aggiunto semplicemente tratti inutili, come muscolatura, espressioni serie e realismo in generale.
Harleen Frances Quinzel era una psichiatra neolaureata che, durante uno stage ad Arkham Asylum, il manicomio criminale di Gotham City, ottenne di potere intervistare il Joker e che, dimostrando chiaramente di avere le rotelle già in partenza parecchio fuori posto, si innamorò perdutamente di lui, finendo per andare completamente fuori dalla grazia di Dio. Fece fuggire il criminale, poi si confezionò pure lei un costume da pagliaccio e cominciò a rincorrerlo in un sacco di storie, offendendosi quando lui cercava immancabilmente di ucciderla (perchè il Joker prova sempre a ucciderla) e perdonandolo appena un attimo dopo. Harley Quinn è una grandissima amica della letale Poison Ivy che, oltre a tentare continuamente di dissuaderla dal frequentare il suo, diciamo così, fidanzato, le ha fornito, tramite una delle sue famose pozioni, l’immunità a gas e veleni (anche a quelli del Joker) oltre che una forza un po’ superiore a quelle dei normali esseri umani, che non le consente di prendere a botte Batman, ma le permette di inviare parecchi calci nella direzione del Joker, quando proprio se lo merita, e di piroettare nell’aria in aggraziate pose accentuando in modo spettacolare le sue già notevoli doti di ginnasta/acrobata.
Harley Quinn è completamente e irrimediabilmente pazza, in un modo così totale che a volte appare addirittura normale. La sua è una lucida follia resa ancora più grave dall’indubbia intelligenza in suo possesso: è letteralmente capace di fare qualunque cosa in una gara assurda con il suo innamorato che spesso finisce per vincere. La sua però è una follia non dettata da vera cattiveria, come nel caso del Joker, e quindi risulta sempre innocente, in qualche modo, anche nel caso di comportamenti feroci o totalmente dissociati. Le ultime riscritture dell’universo DC hanno, a mio parere, danneggiato un po’ il personaggio: le è stato aggiunto uno sdoppiamento di personalità che la fa oscillare tra la savia dottoressa Quinzel e la folle Harley Quinn mentre precedentemente tutto questo non esisteva perchè Harley Quinn era semplicemente la dottoressa Quinzel che era andata via di melone, le è stato tolto il potenziamento da parte di Poison Ivy, quindi niente più immunità ai gas e ai veleni, niente volteggi fantastici e niente forza maggiorata, ora deve contare soprattutto sulla sua velocità e imprevedibilità. Il bellissimo costume da Jolly è stato sostituito da qualcosa che non voglio neppure descrivere e soprattutto è stata sottoposta dal Joker al medesimo trattamento sbiancante da lui subito, circostanza che i nuovi autori, francamente, ci potevano risparmiare, lasciando che la sua faccia fosse, come sempre, semplicemente coperta di cerone bianco. E’ stata tolta a Harley anche molta allegria e gran parte della devozione al suo fidanzato, circostanza che la rende disponibile ad avventure amorose con altri manigoldi e tutto questo macello credo sia stato portato a termine in nome di una qualche bislacca modernità. Personalmente confido in una prossima revisione che ci restituisca la solita e irresistibile Harley Quinn che noi tutti amiamo.
La nostra eroina (si fa per dire) usa come arma principale un enorme e pesante martello dal lungo manico che le compare tra le mani quasi magicamente e una grossa pistola che spara un gigantesco tappo di gomma, pure lei capace di sparire nel nulla e di riapparire quando serve. Anche questo è stato modificato nell’ultima rilettura dell’universo DC che le ha assegnato un martello molto meno clownesco e ha sostituito la rivoltella col tappo con armi di varia natura, come coltelli, fucili, mitra e revolver automatici.
Essendo Harley Quinn la quasi ragazza di Joker, dovrebbe essere logicamente la nemica naturale di Catwoman, che è la quasi ragazza di Batman, e invece no, le due signorine sono addirittura praticamente amiche ed hanno in alcune occasioni anche fatto team insieme a Poison Ivy. Selina non è protettiva nei confronti di Harleen come la strega verdastra, si limita a considerarla una bambinona imprevedibile e irresponsabile ed è sempre disposta a darle una mano in caso di reale bisogno.
Harley Quinn nella sua versione più moderna la potete trovare, in fumetteria, nel serial Suicide Squad, in un bel volumetto tutto dedicato a lei intitolato “Benvenuti alla festa” che presumibilmente sarà seguito da altre uscirte e in diverse pubblicazioni arretrate, tra le quali vi consiglio i due volumi di “Le Sirene di Gotham City” nel quale la potrete ammirare al massimo della forma e follia, nel team con Catwoman e Poison Ivy del quale abbiamo parlato. Buona lettura e occhio ai tappi di gomma volanti!