E invece ciccia
Allora, non è che una pretenda che quando va a vedere un concerto sia sempre tutto perfetto, che le cose filino lisce come l’olio; però, una volta ogni tanto, sarebbe bello se succedesse.
E invece ciccia.
– arrivi con mezz’ora di anticipo ma non trovi un posto auto libero neanche a pregare, quindi finisci per sistemare la macchina a mille leghe di distanza e in posizioni degne di un contorsionista.
– una volta all’ingresso scopri che se avessi oltre i 65 anni pagheresti solo 10 euri ma, siccome non li hai, ti attacchi e ne paghi 20.
– quando poi entri nel locale, l’orda impazzita ha già saccheggiato l’area, c’è qualche sparuta seggiola ancora libera e a quelle ti aggrappi per non dover passare tre ore in piedi, che alla tua età ormai non puoi mica più permettertelo…
– dieci minuti prima dell’inizio del concerto gli organizzatori avvisano che sono arrivati i vigili e faranno multe a tutte le macchine parcheggiate con anche solo una ruota sul marciapiede; come d’incanto, metà della sala si alza in piedi e corre smadonnando a spostare la macchina.
– durante il concerto Finardi, per introdurre una canzone, tira fuori la chitarra e ti illustra il rapporto matematico tra le note, scomodando termini che noi umani… E tutto d’un tratto ti pare di essere seduta in salotto e di avere davanti Farnedi nel pieno di una delle sue spiegazioni musicali, di quelle che dopo sessanta secondi vuoi morire. Ma non eravamo usciti per passare una serata diversa?
– sempre durante il concerto, mi accorgo che ci sono due trogloditi dietro di noi che non la smettono di chiacchierare a voce alta; paziento per un po’
(non molto, a dire il vero) poi mi giro e, facendo la mia faccia da Samara, gli chiedo cortesemente di fare piano. Lì per lì la mia richiesta viene accolta, seppur borbottando; qualche minuto dopo però, quando probabilmente sono sul punto di rimettersi a fare casino, dalla parte opposta della sala altri due baluba vengono quasi linciati dalla folla inferocita e quindi, prudentemente, i nostri si eclissano.
Concludo con una domanda che mi tormenta già da un po’: qualcuno mi spiega perché diavolo ogni volta che a un concerto l’artista fa il nome di una persona famosa, scoppia un applauso? Cosa applaudite a fare? In sala quella persona non c’è, mica vi può sentire! Ho visto applaudire anche il nome di Elvis e lui, fidatevi, non sente di sicuro.