Dusty & Sexy™ Approved
Una strada polverosa è, per definizione, una strada in terra battuta, come quelle che i braccianti della Luisiana o dell’Arkansas percorrevano per andare al lavoro, un lavoro che poteva essere la raccolta del cotone o la costruzione dell’argine dell Mississippi, una strada come quella che percorrevano anche i nostri braccianti per andare al lavoro, un lavoro che poteva essere la mietitura del grano, la vendemmia e finanche, in alcune aree, la raccolta del cotone e, su al Po, la costruzione degli argini.
La polvere di cui parliamo non è quella roba che troviamo sui nostri mobili o appiccicata ai monitor dei nostri computer, la polvere di cui parliamo è la terra della strada, sollevata dai passi di quei braccianti e portata in giro dal vento, è la stessa polvere che sporcava le scarpe dei musicisti del sud, quando si spostavano in cerca di un ingaggio che gli permettesse di mangiare, uno dei prossimi giorni, un ingaggio qualunque: un matrimonio, una bettola, un picnic. La musica poteva sceglierla chi pagava, blues, gospel, folk, country, valzer, tango e qualunque altra cosa gli passasse per il cervello, pagava lui, dopo tutto, ed era meglio che alla fine fosse contento.
La polvere, spinta dal vento, volava lassù, fino alla massicciata della ferrovia e al passaggio del treno si insinuava nei vagoni, irritava gli occhi e si ancorava ai capelli degli Hobo che viaggiavano a scrocco, si attaccava alla chitarra di Woody Guthrie…
La loro vita era dura, diciamoceleo, sto parlando di chiunque, dei musicisti da strada, dei braccianti, di tutti…ma non era una vita triste, e perchè mai avrebbe dovuto esserlo? avete mai visto le foto dei bambini che giocavano, laggiù nel delta, o dei loro genitori, delle loro sorelle, dei fratelli, vestiti a festa e danzanti al suono di una chitarra, un violino, un’armonica? avete mai visto persone più belle, più sexy di loro? e anche da noi erano belli allo stesso modo, i contadini e le contadine che al sabato sera si riunivano e ballavano al suono di fisarmoniche e mandolini, muovendosi al ritmo di tamburelli e tammorre. Tutti pieni di polvere, con il vestito della festa, felici e maledettamente sexy.
Non sto parlando di bellezza fisica, questo credo lo abbiate capito, sto proprio parlando di polvere, di sudore, sangue, fatica e miseria, sto parlando di giovani donne che per uscire con i loro uomini dovevano usare un pezzo di carbone per disegnarsi il contorno degli occhi e del ribes, o delle ciliege o chissà cosa per dipingersi di rosso le labbra, donne così sexy da fare paura, sexy perchè erano speciali, dure come la pietra e più forti di quella vita schifosa che ogni giorno tentava di ucciderle, così come i loro uomini, sbarbati a puntino e con qualche strano e puzzolente grasso per lucidarsi per bene i capelli e potere affascinare irrimediabilmente le propria belle contadine dagli occhi disegnati col carbone. Ma sì, forse secondo i canoni classici erano brutti, ma erano sexy perchè volevano fortemente esserlo una sera alla settimana, a dispetto della polvere, del sudore, del sangue, della fatica e della miseria. Non c’è da stupirsi che abbiano prodotto una musica fantastica, sia da questa parte che da quella parte dell’oceano, una musica polverosa e fangosa, piena di forza e dolcezza, di sentimento e paura, di sudore e speranza, una musica sexy da morire.
Guardandovi in giro, probabilmente penserete che quel tempo è ormai finito, che la tecnologia, i cosmetici, la musica elettrica, l’elettronica e i vestiti dei negozi in franchising hanno portato via tutto quel bel romanticismo, penserete che la televisione ha appiattito ogni sentimento e omologato ogni bellezza, ma non è mica vero, la polvere di allora gira ancora e quando sfiora la tecnologia, i cosmetici, la musica elettrica, l’elettronica e i vestiti dei negozi in franchising può rendere sexy anche loro. E’ solo un po’ più difficile di un tempo l’individuare chi o cosa è polveroso e sexy, chi o cosa si maschera per sembrarlo e chi o cosa lo è pur non volendo esserlo.
Il Dusty & Sexy™ Approved ci può dare una mano. Io lo assegnerò, nei miei articoli, a quei musicisti che hanno la strada nel sangue e nelle scarpe, anche se non viaggiano più o non lo hanno mai fatto, a quelli che, secondo me, hanno la purezza dei giusti e amore per la musica, un amore più forte dei fronzoli, della carriera, dei soldi, a quelli che dopo tanto suonare hanno ancora energia da spendere e sono sempre come bambini curiosi, pronti a imparare da tutto, e pronti a meravigliarsi anche di ciò che conoscono a menadito, a quelli che fanno le cose in modo semplice, anche il complicarsi la vita. E poi appiccicherò il Dusty & Sexy™ Approved anche a strumenti musicali, a quelli costruiti senza fronzoli ma che sono funzionali e robusti, e lo assegnerò anche a dischi, film, libri e a tutto quello che mi va. I parametri che userò per l’assegnazione sono tutti nella mia testa, confusi e non ben definiti, ma se avete letto fino a ora una idea ve la siete fatta.
Anche voi, cari lettori, se gestite un blog o un sito web, potrete assegnare il Dusty & Sexy™ Approved, quando scriverete di qualcosa che è così proprio come piace a noi: semplice, splendido, polveroso e sexy. Per farlo vi basterà incollare il codice seguente nel vostro articolo:
<a href="http://www.stonehand.it/wordpress/dusty-sexy-approved" target="_blank">
<img src="http://img23.imageshack.us/img23/9015/dusty.gif"
border="0" alt="" width="190" height="142" /></a>
L’immagine che apparirà sarà questa:
God Bless You