DOC
DOC era un programma di Renzo Arbore dedicato alla musica live, andato in onda dalla fine dell’87 alla metà dell”89 con una pausa di qualche mese durante l’88. Lo show aveva una cadenza quotidiana e ben presto divenne famoso tra gli artisti di tutto il mondo che fecero a gara per potervi partecipare, fu anche importante per la televisione italiana in quanto vennero sperimentate quelle che per allora, soprattutto nel nostro paese, erano tecniche più moderne per riprendere musicisti e cantanti che si esibivano dal vivo. I presentatori erano un sempre controllatissimo Gegè Telesforo, una Monica Nannini che spesso esibiva mise audaci e stravaganti e naturalmente Renzo Arbore.
Io ai tempi, per gli orari in cui la trasmissione era collocata, potei assistere a un numero limitato di puntate, quindi non posso parlarvene con cognizione di causa, ma ecco però che in nostro aiuto giunge una interessante pubblicazione Rai/Eri/Sony Music, intitolata (ma và) DOC composta da 3 CD contenenti un totale di 39 canzoni di interpreti vari tratte dal programma e di un lungo ed eccezionale DVD che offre anche una recente intervista ai tre presentatori.
Il DVD è davvero esplosivo e comincia con nientepopodimenoche Chet Backer in Arbor Way e continua con le Weather Girls che eseguono It’s Raining Men. Subito dopo una scatenata Living in America di James Brown arriviamo a uno dei punti più alti della raccolta, la divina Dee Dee Bridgewater che interpreta una travolgente Dr. Feelgood insieme al suo gruppo. E’ poi la volta di un giovane Robben Ford (Ain’t got nothing but the blues) e di Joe Cocker (Unchain my heart) che precedono due canzoni di Solomon Burke: Down in the Valley e Just Out of reach (of my two empty arms). Un magrissimo Jorma Kaukonen, in solitaria con la chitarra acustica, suona prima il superclassico Police Dog Blues e poi la sua Genesis. Quindi, nell’ordine, Monty Alexander (Accompong), Lucio Dalla al clarinetto (Pennies from Heaven), Manatthan Transfer (Soul food to go) e Penguin Cafè Orchestra (Telephone & Rubber Band) introducono l’altro picco del DVD: Dizzie Gillespie che con Tenor Song e A Night in Tunisia si lascia andare, con tutto il suo gruppo, a improvvisazioni strumentali e vocali eccezionali, creando medley con altre canzoni e suonando anche le congas. A questo punto c’è una intervista a uno svogliato Miles Davis che, pur essendo un documento storico, francamente non dice nulla di davvero importante e che io avrei tagliato mentre invece non avrei tagliato, come invece viene fatto, Perfect Way, anche perchè la band che accompagna il leggendario trombettista è quella mitica senza chitarrista e con due bassisti, di cui uno solista. Prima della sigla finale, Vatt’a Cuccà, cantata da Guido Pistocchi che imita alla perfezione la voce di Luis Armstrong, c’è ancora spazio per le performance di James Senese (Rosa Maria), Robert Gordon Band e il rockabilly di Lonesome Train, Eddie Floyd (Bring it on home to me), Doctor John (Iko Iko) e uno scatenatissimo Rufus Thomas (Do the funcky chicken).
Lo capite da soli, miei cari 7 lettori, che qui ci troviamo di fronte alla storia della televisione italiana oltre che a performance dal vivo di altissimo livello qualitativo e non mi darete torto se affermo che questo cofanetto dovrebbe stare nelle case di tutti gli appassionati di musica. Che altro aggiungere? buona visione e long live rock’n’roll (& jazz & country & folk & pop & blues & lirica &………)