Crossfire Hurricane
Solo poche parole per parlare di questo documentario sugli Stones diretto da Brett Morgen e uscito da pochissimo in Italia. Confesso di non avere seguito con costanza, negli ultimi tempi, la cariera delle pietre rotolanti e la pubblicazione di questo DVD mi ha leggermente spiazzato spingendomi alla ricerca, non così ossessiva lo ammetto, di più aggiornate informazioni sulla più recente vita del gruppo e su quel che intorno a esso si sta muovendo. Ho per esempio scoperto che Bill Wyman ha suonato con i vecchi colleghi nei discussi concerti alla 02 Arena, insieme all’altro ex Mick Taylor e che si parla di una prossima tournèe e forse di una nuovo disco dopo l’ennesima, imperdibile, raccolta di grandi successi uscita con il titolo Grrr!
Voi lo sapete che io sono un fan dei Rolling Stones, miei cari 7 lettori, ma tutto questo non mi ha scombussolato più di tanto, sarà per l’età mia o la loro, oppure per il fatto che vederli anziani, ripuliti e benpensanti mi lascia sempre un po’ sconcertato. Certo, anziani o no loro quattro sono in grado di dare lezioni di rock praticamente a chiunque, come dimostra il bellissimo Shine a Light di Martin Scorsese, ma tutto sommato confesso che sarei molto più eccitato se qualcuno mi venisse a dire che Keith Richards ha appena ultimato di registrare un disco reggae o che Mick Jagger ha deciso di aprire una scuola di canto e ballo in quel di Chelsea. Mi capite, vero? Io sono convinto che i musicisti, per non pregiudicare quel che di grande hanno fatto in passato e non legare il ricordo che lasceranno a una poco attraente immagine di decadenza (come ormai succede troppo spesso), dovrebbero ritirarsi nel momento in cui cominciano a ripetere (o a recitare) se stessi, il che non vuol certo dire che dovrebbero smettere quando pubblicano album troppo simili tra di loro, tutt’altro. Poi probabilmente il prossimo disco degli Stones sarà una bomba indescrivibile e io sarò smentito, me lo auguro sinceramente, anche se credo sarà difficile.
Il piatto forte di Crossfire Hurricane sono i commenti dei protagonisti durante i momenti salienti della storia raccontata, commenti “fuori campo” purtroppo e non video come succede in altri grandi documentari simili (The Amazing Journey, No Direction Home) e questi commenti, a causa dell’anzianità di autori e immagini son sempre piuttosto dolci e annacquati. Non aspettatevi rivelazioni sconcertanti o aspri battibecchi e soprattutto non aspettatevi neppure una messa in scena dell’esplosiva autobiografia di Keith Richards, Life: quello che vedrete è un film istituzionale, approvato e prodotto dagli stessi Stones.
La storia della band è raccontata usando molte immmagini inedite e altre invece già conosciute e le due ore e mezza di durata del documentario trascorrono piuttosto velocemente, segno che è stato realizzato bene. Davvero non c’è altro da dire se non che, tutto sommato il DVD è consigliabile sia ai vecchi fan che alle più giovani leve perchè, anche se non dice nulla di nuovo, sempre del più grande gruppo di rock’n’roll del mondo parla. O no?