Country Strong
Se siete amanti della musica Country, miei cari 7 lettori, amerete questo film. Lo amerete non perchè è bello o perchè è bene interpretato dai protagonisti o perchè siete fan del regista o di quel particolare attore. Lo amerete perchè questo film è pura Country Music. Qualcuno di voi, un po’ più esperto, dirà che non è vero, che sono uno stolto, dirà che la vera Country Music è Willie Nelson, altri parleranno di Johnny Cash, mentre gli illuminati tireranno fuori il nome di Waylon Jennings e resteranno in attesa dell’applauso. Clap clap.
Io amo la Country Music, lo confesso, e ribadisco che questo film la rappresenta in modo scintillante. Perchè, nel caso ce lo fossimo dimenticato, stiamo parlando di una musica popolare che, come una immensa coperta, cerca da sempre di scaldare tutti coloro che in lei cercano riposo e calore. Al Country non importa nulla di quale cultura sei portatore, quanto pesa il tuo cervello o come la pensi politicamente, se ti piace il country allora anche tu piaci al Country. Non c’è differenza alcuna, credetemi, tra la mia amatissima Carter Family e le Dixie Chicks o tra il magnifico Bill Monroe e l’illuminato Gram Parson, tra la divina Patsy Cline e quella pazzerella di Tanya Tucker, fanno tutti la medesima cosa: ti parlano come se tu fossi un loro parente, raccontandoti i fatti loro e chiamando possibilmente per nome i protagonisti delle loro storie. E le loro storie sono semplici in modo disarmante, e quasi sempre raccontano di una vita normalmente complicata e ambientata nella più remota provincia degli States o nei loro sentimenti. I lustrini che puoi vedere addosso a Dolly Parton li indossa, ben nascosti all’altezza del cuore, anche Emmylou Harris, che con la sua ascetica integrità ha spezzato letteralmente milioni di cuori in giro per il mondo, Italia inclusa e me escluso, che preferisco più le voci alla Tanya Tucker e, conseguentemente, anche le persone che le vantano e che se ne vanno in giro a usarle.
In questo film c’è tutto il country che potete immaginare, un paio di contorte e contemporaneamente limpidissime e tenerissime storie d’amore, qualche improbabile intreccio, una bellona falsamente stupida, il solito bellone di talento e una coppia centrale che vagamente può ricordare quella composta da Loretta Lynn e Moonie, nel meraviglioso film “La ragazza di Nashville”. La parte migliore della coppia centrale è Gwyneth Paltrow che regge il confronto con Sissy Spacey/Loretta Lynn solo per merito di alcuni vestiti strepitosi che esibisce per gran parte del film. Per il resto, e per la verità, non è che giganteggi in recitazione, esattamente come tutti gli altri attori coinvolti nel progetto… ma anche una certa mediocrità è country, sapete? così come la grande eccellenza ed è proprio per questo che “Country Strong” può degnamente affiancare “La ragazza di Nashville”, che gli è superiore in tutto, proprio come in una canzone country, Jeannie, la sorellina piccola e non troppo sveglia, si siede sul tappeto vicino ad Alyssa, la sorella grande, bella e intelligente, e può scambiare con lei futili ma importantissime confidenze perchè sono sorelle, quindi completamente alla pari. E comunque, se proprio volete un’altra verità, questo film mi è piaciuto assai di più del conclamato e pluripremiato “Crazy Heart” che altro non era se non il solito ammasso di luoghi comuni dove Jeff Bridges sprecava il suo talento nell’ennesima, e francamente non necessaria, versione dell’artista maledetto e ubriacone supportata da uno script tanto scadente che perfino io avrei potuto fare di meglio. Non lo avessero ricompensato con l’Oscar avrebbe chiesto i danni alla produzione.
Avete mai ascoltato “San Antonio Stroll”, miei cari 7 lettori?, quello è country e non perchè lo canta Tanya Tucker, è country perchè lo rappresenta perfettamente con la complicatissima normalità messa in musica, con la sorella Eileen e il Grand Ole Opry alla radio. Country! quelli come Kris Kristofferson e le sue splendide ballate, mettetevelo bene in testa, sono l’eccezione, non la norma, se vi piace Kris Kristofferson e invece trovate troppo pop Linda Ronstadt allora non vi piace il country, semplicemente vi piace proprio Kris Kristofferson.
Questo film però, inaspettatamente, ha due armi segrete che vi metteranno knock-out prima che possiate correre ai ripari: la prima è la colonna sonora, una quantità industriale di canzoni country da far mancare il fiato, ce n’è continuamente e sembrano non bastare mai, tutte con quella splendida e fastidiosissima steel guitar che Johnny Cash tanto odiava e i temi che ben conosciamo, illustrate con grazia da ammalianti stivaletti texani e splendidi cappelli Stetson. La seconda arma è Gwyneth Paltrow, proprio lei, che nelle sue interpretazioni, esibisce una voce meravigliosa e certamente degna delle più grandi interpreti del genere e, chissà, forse non solo del genere.
E’ nata una nuova stella nel firmamento della musica? sarebbe davvero bello saperlo. Intanto voi guardatevi il film.