Comò Sonoro™©® 1 (Synth Station)
Immagino sia chiaro che gli accrocchi autocostruiti che a volte presento, vogliono essere solo un esempio di cosa si può fare usando quel che si ha in casa, quando si ha bisogno di qualcosa che non si trova in commercio o che costa troppo caro o che semplicemente non si vuole comprare ma che si vorrebbe avere. Le cose che metto insieme non sono rifinite, perchè la rifinitura non mi serve, e non sono neppure progettate, semplicemente nascono da una esigenza e prendono forma man mano che trovo in cantina quel che mi occorre.
Il lavoro (e chiamiamolo così, dai…) che vi voglio presentare oggi è la base per la Synth Station che mi sono assemblato, vi presenterò in un secondo articolo di questa stessa rubrica anche i componenti elettronici della Synth Station come esempio di uso (più o meno) creativo di strumenti musicali in commercio volto a creare uno strumento differente.
Come base del Comò Sonoro™©® ho usato un vecchio cajon con un lato rotto, che ho asportato definitivamente, al quale ho incollato le gambe di una panca prodotta da un noto mobilificio svedese. Quando la colla da falegname fa presa, credetemi, non c’è più modo di separare le due parti unite ed è stato solo per scrupolo che ho aggiunto delle staffe a L per fissare le gambe al cajon.
ho quindi usato le rotelle che avevo tolto a un vetusto mobile TV prima di smaltirlo, molti anni fa, per fornire al mio Comò Sonoro™©® la possibilità di spostarsi facilmente, in caso di necessità. Inutile dire che anche le viti usate per il fissaggio delle rotelle sono di recupero.
Avevo necessità di una mensola che potesse ospitare i generatori di suono veri e propri, rialzata, leggermente inclinata e dotata di bordi. L’ho messa insieme in pochi minuti usando barrette di legno avanzate da qualche vecchio lavoro e uno spezzone di multistrato. Le gambe che sorreggono la mensola sono incollate come tutto il resto, le viti che vedete nelle foto son semplicemente servite a tenerle ferme mentre la colla si asciugava e poi son rimaste lì: non avevo morse sufficientemente grandi che mi permettessero di fare a meno delle viti e non mi andava di usare dei pesi per bloccarle e poi aspettare due giorni che la colla si seccasse.
Mi serviva anche una mensola all’interno del Comò Sonoro™©® , per ospitare un micromixer e le interfacce MIDI e ho usato altri due pezzi tagliati da una barretta di legno e dell’altro multistrato. Potete vedere dalle foto che il multistrato ha diversi buchi, eredità di un suo diverso uso passato.
Sulla destra della mensola interna serviva un fermo per impedire alle interfacce MIDI di spostarsi dentro il mobile, quando i loro tasti vengono premuti e ho usato per questo uno spezzone di cornice. La parte posteriore della mensola è destinata a contenere i cavi che andranno alle interfacce a al micro mixer.
Questa che vedete è la base del micro mixer ricavata dall’ennesimo spezzone di multistrato
L’orribile scasso qui sotto serve a far passare i vari cavi.
Una passata di pirografo…
Et voilà quello che vedete in basso è il Comò Sonoro™ quasi completamente allestito. Appena sarà ultimato vi spiegherò il suo funzionamento…
Comò Sonoro™©® 2 (Synth Station)
I “partigiani della decrescita” sarebbero fieri di questo comò sonoro che dona nuova vita a svariate componenti di mobili ormai smaltiti 🙂