Behringer ULTRA-DI DI20
La Behringer è una azienda con un enorme catalogo che comprende praticamente tutto quel che può servire a un musicista e ha prodotti che si posizionano praticamente in ogni fascia di prezzo, dal più economicamente ed entusiasticamente abbordabile a quello sofisticato e dal costo proibitivo. L’ULTRA-DI DI20 costa intorno ai 20 euro e chiaramente è un prodotto di fascia bassa come cifra da sborsare per portarselo a casa ma, come vedremo, di fascia ben superiore come prestazioni.
Si tratta di una DI-Box e, se non lo sapete, la DI-Box serve per convertire un segnale audio sbilanciato (proveniente dal pickup di una chitarra) in uno bilanciato, adatto ad essere inviato al mixer. Come forse sapete i cavi bilanciati non intercettano interferenze esterne quindi l’uso di una DI-Box può essere utile anche per eliminare i rumori di fondo degli stompbox generati dalla rete elettrica, anche se qui entriamo in un campo vicino all’esoterismo o alla parapsicologia dove tutto diventa possibile e un secondo dopo impossibile.
La nostra ULTRA-DI DI20 si presenta in un robusto chassis metallico che lascia ben sperare e avendo due canali possiede due prese jack femmina per l’ingresso del segnale proveniente dallo strumento e naturalmente due uscite con presa Cannon maschio. Questo genere di apparecchio può essere attivo o passivo ma io, onestamente, non saprei spiegarvi la differenza in termini di prestazione, quindi non lo faccio, la nostra scatoletta è attiva e può essere alimentata da una batteria a 9 volt oppure dal mixer tramite Phantom Power, è possibile scegliere tra le due modalità tramite lo switch “BATTERY”, quando è presente una alimentazione phantom si accende un piccolo led, per avvertirci.
Lo switch “ATTENUATION” ci permette di abbassare il segnale in ingresso, se troppo forte, di 20 o 40 dB e, lasciatemelo dire, questa opzione è un toccasana perchè ci dà la possibilità di lavorare nel mix un segnale già “giusto” senza doversi preoccupare troppo di volumi esagerati e dei conseguenti e inevitabili fruscii. Con “GROUND” possiamo intervenire sulla massa, nel tentativo di eliminarne gli eventuali ronzii mentre lo switch chiamato “MODE” ci consente di passare dalla modalità a due canali a quella link che trasforma l’ingresso numero 2 in una uscita diretta (per l’eventuale amplificatore) proveniente dall’ingresso 1 e sposta sull’uscita 2 il medesimo segnale presente sull’uscita 1. L’utilità è evidente e tutta nelle mani della vostra fantasia, cari i miei 7 lettori.
La prova sul campo, cioè nel mio piccolo home studio, è stata molto soddisfacente con ogni strumento musicale usato e, come avrete certo supposto, ho apprezzato molto la possibilità di attenuare il segnale d’ingresso, evitando così ogni saturazione e ottenendo alla fine un suono cristallino totalmente privo di rumore o interferenze.
Uno apparacchio che fa esattamente quello che promette, cosa possiamo volere di più?