Armonica: cura e trasporto
L’armonica, come forse sapete, e purtroppo uno strumento deperibile 😯 , non è che va in scadenza, come il latte o i succhi di frutta, semplicemente l’uso, a differenza di altri strumenti, la “consuma”…
Se siete buoni zufolatori un’armonica vi durerà qualche mese, se siete professionisti, qualche settimana, prima o poi dovrete, con angoscia lo so, cambiarla 🙁
Vediamo come farla durare un po’ di tempo… 😉
L’armonica ha delle parti in metallo che si possono ossidare, per non parlare di quelle che hanno il comb in legno, al quale puo’ succedere di tutto: conservatela in un locale asciutto e protetto. Cantina e balcone non vanno bene, per intenderci. 😀
Dopo aver suonato pulitela al meglio. Fate uscire la saliva che si è annidata all’interno battendola, con i fori verso il basso, sul palmo della mano. Poi asciugatela con un panno e riponetela nel suo astuccio.
Quando l’armonica è nuova non cercate di stressare le ance con incredibili performances di overbending e overblow. Ci vuole un minimo di rodaggio.
La cura è tutta qui, magari se avete una Suzuki Hammond evitate di darla a un bambino per giocarci o a qualche amico pirla che ci soffierà dentro con tutta la forza dei suoi polmoni facendo volar via, all’unisono, tutte e venti le ance 😆 le armoniche non si prestano, ricordatelo, è la via più breve per rovinarle.
V’è anche una leggenda secondo la quale immergendola in un liquido, preferibilmente alcolico, l’armonica acquisterà un migliore suono o si asesterà se è un po’ andata. Stupidaggini! Se l’armonica ha il comb in plastica non le farete niente di buono, se invece lo ha in legno è probabile che si assesti per un po’, perchè il legno inumidito gonfia, ma dopo cercate di visualizzare che cosa succede al legno inumidito che asciuga…riscierete di scheggiarvi le labbra e li viti non terranno più 🙁
Come ho detto cercate di conservarla nella sua custodia. Se
però suonate in giro potete prendere in considerazione l’idea di conservarla in un astuccio che ne contenga diverse. Ce ne sono di molti tipi, a cartucciera, per essere più fichi sul palco, o a valigetta. Con un po’ di ingegno potete anche costruirvelo voi. Io ne ho visti, di artigianali, molto belli e fantasiosi. Quando ero molto più giovane l’armonica io la trasportavo con l’attrezzo
che vedete qui 🙂 Ora però non lo faccio più: in primo luogo non è una cosa molto intelligente, inoltre mi sono reso conto, improvvisamente di non essere Bob Dylan. Purtroppo non sono neppure John Hammond jr. e neppure Francesco De Gregori. Difficilmente suono chitarra e armonica contemporaneamente: l’era dei menestrelli è finita, inoltre non lo faccio più da secoli e non mi va di deprimermi riprovandoci. O chitarra o armonica! ma evitiamo di divagare…
Io uso due astucci. Il primo è questo:mi spiace non si veda l’interno perchè è davvero bello, contiene sette armoniche, lo uso per le più “preziose.
Il secondo astuccio lo vedete di seguito, di armoniche ne contiene ben quattordici.
È molto pratico e di dimensioni compatte, lo si può portare proprio dovunque e metterlo dappertutto!
L’ultimo astuccio che uso, per il trasporto di una singola armonica, è quello più in basso.
Lo si può portare al collo o attaccato alla cintura. Quallo che vedete è originale Hohner, ma se non siete schizzinosi potete anche usare una custodia per telefonino, completamente chiusa e di dimensioni giuste.
Ed ecco infine, prima chiusa e poi aperta, la valigia che contiene l’intero arsenale di Stonehand. E’ una normalissima valigia per utensili acquistata in un centro per il fai-da-te costa meno di 15 euro ed è dotata, come potete vedere, di divisori ed elastici vari.