Agathe Clèry
“Agathe, non sapevo che sapessi ballare così bene”
“Noi nere ce l’abbiamo nel sangue…”
Valerie Lemercier è una talentuosissima attrice francese, dalla irresistibile simpatia, molto nota in patria un po’ meno da noi. I film che la vedono come protagonista, e che hanno usufruito di una qualche distribuzione italiana sono stati davvero pochini e hanno goduto di una certa attenzione solo a partire da Un po’ per caso, un po’ per desiderio del 2006, cioè da quando lei aveva già la bellezza di 42 anni e una ricca e invidiabile carriera alle spalle. Ma ormai lo sappiamo fin troppo bene che per apparire sugli schermi (grandi o piccoli) del nostro assurdo Belpaese, alle attrici essere brave non basta, anzi non serve proprio, e chiudiamo qui il discorso perchè senno dico quelle cose che tutti ben conosciamo ma che non si possono dire per quella ipocrisia congenita che ognun ci pervade e che ci fa sorprendere e scandalizzare ogni qualvolta una qualche schifezza, da sempre di dominio pubblico, viene alla luce del video in qualche squallido TG. Vero miei cari 7 lettori?
Molti di voi avranno ammirato, e forsanche applaudito, Valerie al fianco di uno scintillante Kad Merad, nel delizioso film Le Petit Nicolas (Il piccolo Nicolas e i suoi genitori )nel quale interpretava, con esiti divertentissimi, la mamma di Nicolas, una signora piccolo-borghese che ambisce a elevarsi nella scala sociale usando bislacchi sistemi derivati da bislacche teorie socio/culturali, il tutto con una convinzione non proprio incrollabile. Simpatia e intelligenza alo stato puro.
Agathe Clèery è un piccolo musical di Etienne Chatiliez che tratta della diversità, o meglio della paura che il diverso incute. Tra balletti molto azzeccati e graziose canzoncine il film narra la storia di Agathe, dirigente di una fantomatica azienda di cosmetici che, a causa di una rarissima (ma non molto grave) malattia, vede la propria pelle diventare irrimediabilmente nera. Agathe, xenofoba quasi militante, si troverà così ad affrontare, in prima persona, i problemi che gli individui vittima di razzismo debbono quotidianamente affrontare: difficoltà nel trovare lavoro, casa, violenza verbale nelle strade, segregazione, discriminazione. Ma poichè in fondo si tratta solo di un semi-musical, ed è interpretato da Valerie Lemercier, Agathe è soprattutto una ragazza intelligente e, in fondo in fondo, anche di cuore, così grazie a queste due fantastiche doti ce la farà infine a scoprire la bellezza della diversità, guadagnando la possibilità di scegliere una vita migliore e molto più felice. Quale lo scorirete vedendo il film.
Vi sono tanti comprimari, in Agathe Clèry, tutti bravi e divertenti, in particolare alcuni eccezionali caratteristi e senza dimenticare un fantastico Jean Rochefort, ma Valerie Lemercier, è la sola protagonista del film, una vera mattatrice, un Vittorio Gassman francese e al femminile, splendida sia nelle vesti della rigida e bacchettona caucasica che in quelle della sensuale e scatenata nera con un applauso in più per i balletti dove gigioneggia mettendo in mostra grandissime capacità istrioniche, se non proprio tecniche.
Un bel film questo, leggero forse, ma molto intelligente e divertente. Dategli una chance.